Le cause in materia di previdenza: enti e conflitti previdenziali.


PREVIDENZA


Definizione di previdenza
L’Articolo 38 della Costituzione recita “I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria”. Su questo principio si fonda il sistema delle assicurazioni sociali obbligatorie, il cui scopo è quello di predisporre una tutela rivolta sia ai lavoratori subordinati, sia ai lavoratori autonomi ma anche ai liberi professionisti. Si tratta di tutele che investono anche i superstiti, nel momento in cui sorge il bisogno di disporre di mezzi adeguati per far fronte a eventi come la vecchiaia, l’invalidità, la malattia, la disoccupazione involontaria e l’infortunio, ovvero la morte.


Quali sono gli enti previdenziali


In vari ordinamenti sono presenti assicurazioni sociali obbligatorie gestite da enti che da una parte accumulano con i contributi i fondi necessari e dall’altra erogano prestazioni sanitarie ed economica in caso di eventi lesivi. In Italia la gestione delle forme di previdenza obbligatoria è affidata all’INPS (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) che assicura la maggior parte dei lavoratori dipendenti e i collaboratori del settore privato e pubblico, nonché agli Enti di previdenza dei liberi professionisti come le Casse Geometri, Ingegneri e Architetti, Cassa Forense, Medici, Notariato, Dottori commercialisti, Ragionieri. Alle forme di previdenza obbligatoria si affiancano le forme di previdenza complementare su base volontaria. Altra forma assicurativa è l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali gestita dall’INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro) che ha il compito di assicurare un sostegno in caso di infortunio occorso ai lavoratori dipendenti che svolgono attività sottoposte a tale rischio e di garantire il reinserimento nella vita lavorativa degli infortunati sul lavoro.


Quando fare causa in materia di previdenza


Se il diritto previdenziale è negato, in tutto o in parte, è possibile intraprendere la strada giudiziale. Le controversie previdenziali sono quelle che hanno ad oggetto gli infortuni sul lavoro, le malattie professionali, l’invalidità, nonché ogni altra forma di previdenza ai sensi dell’art. 442 C.p.c. Le controversie assistenziali, invece, hanno ad oggetto il riconoscimento di tutti quegli interventi pubblici a favore dei cittadini che versano in stato di bisogno indipendentemente dall’esistenza di un rapporto assicurativo e di un rapporto di lavoro.


Tipi di causa nella previdenza


Taluni autori ricorrono alla classificazione delle fattispecie attraverso l’individuazione di tre tipi di controversie concernenti rispettivamente: - i rapporti tra ente e datore di lavoro in ordine ai contributi dovuti e all’osservanza di determinate disposizioni di carattere previdenziale; - i rapporti tra datore di lavoro e lavoratore relativi alla posizione presso l’ente previdenziale o all’osservanza di norme previdenziali e al risarcimento del danno derivante da mancata o inesatta contribuzione; - i rapporti tra lavoratore ed ente relativi all’erogazione di determinate prestazioni. (Fonte: Vocino, Verde, Processo del Lavoro, IV ed., Napoli, 1986)


Come si fa causa in materia di previdenza


Lo Studio Legale Associato Clementino & Di Gennaro si occupa di diritto della previdenza e assistenza obbligatoria, offrendo tutela e assistenza giudiziaria al lavoratore ed al cittadino in tema di reversibilità, assegno sociale, integrazione al trattamento minimo, Legge 104/1992, Invalidità civile, assegno ordinario di invalidità, assegno mensile invalidi civili, pensione di inabilità civile, indennità

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