Malasanità: a chi rivolgersi, forme di risarcimento e come difendersi.


Malasanità


In Italia, ma anche in altri Paesi, si discute molto della necessità di maggiori risorse da destinare alla tutela della salute dei cittadini, anche per porre un argine al preoccupante incedere del fenomeno della c.d. “malasanità”.

Il vocabolario Treccani definisce la voce malasanità (o mala sanità) come quella: “Espressione polemica coniata nel linguaggio giornalistico, e usata spec. nel riferire fatti di cronaca che costituiscono esempi tipici di uno stato di disservizio nel funzionamento delle strutture pubbliche e degli organi sanitari cui è istituzionalmente affidato il compito di provvedere alla salute dei cittadini”.

La malasanità è l’insieme di abusi, omissioni, leggerezze, carenze strutturali, ma anche mancanza di deontologia professionale e carenze nella professionalità degli operatori sanitari che possono avere gravi conseguenze sui pazienti e sui loro familiari, arrivando fino al decesso dei pazienti e avviando difficili procedimenti per ottenere il risarcimento dei danni subiti.


Richiesta di risarcimento di malasanità


Anche quando l’errore è ascrivibile al medico, dopo che ne sia stata accertata la fondatezza dell’errore, non vi sono certezze in merito al risarcimento del danno non essendo chiari quali sono i danni risarcibili. Numerosi sono gli orientamenti in dottrina e giurisprudenza sulle tipologie di danni risarcibili, come ad esempio danno morale, danno biologico, danno esistenziale, danno alla vita di relazione. Di non facile rilevazione sono anche i danni economici derivanti dalle spese mediche, i mancati guadagni e le perdite di occasioni di lavoro.


Consulenza danni malasanità


Per districarsi, dunque, tra i tanti pregiudizi, patrimoniali e non patrimoniali, subiti, ed ottenere un adeguato risarcimento dei danni, sarà opportuno rivolgersi al nostro studio, specializzato in responsabilità medica e della struttura ospedaliera. A dimostrazione della complessità giuridica riguardante la malasanità basta citare la recente Ordinanza della Corte di Cassazione – Sezione III Civile, n. 11112/2020 in materia di consenso informato, con la quale la Suprema Corte è nuovamente intervenuta a delineare le condizioni per ottenere il risarcimento dei danni causati dalla mancanza del consenso all’intervento, nel caso di condotta non colposa del medico. La decisione ha confermato che in presenza di un atto terapeutico necessario e correttamente eseguito in base alle regole dell’arte, ove manchi un’adeguata informazione al paziente, il medico può essere chiamato a risarcire il danno alla salute solo se il paziente dimostri che, ove compiutamente informato, egli avrebbe verosimilmente rifiutato l’intervento, ovvero avrebbe ottenuto la necessaria preparazione per affrontare il periodo post-operatorio, accettandone le eventuali conseguenze e sofferenze.


Avvocato per la responsabilità medica


Lo Studio Legale Associato Clementino & Di Gennaro si occupa di delicati casi di risarcimento del danno per errore medico, affrontandoli attraverso un preliminare ascolto dell’assistito, al fine di far emergere ogni aspetto utile per intraprendere una causa di risarcimento del danno, ovvero ad abbandonare quei casi che, già da un preliminare esame, risultino privi di fondamento.

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